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START: L’ESPERIENZA DELL’HACKATHON YOUNG DEGLI ALLIEVI DEL SOLERI BERTONI

Una delle iniziative d’avvio della manifestazione artistico-culturale di START è stato l’Hackathon Young, una maratona progettuale proiettata verso il futuro, organizzata in collaborazione con il politecnico di Torino e l’istituto Soleri Bertoni.

L’hackathon è una sfida che si articola in un tempo stabilito. I partecipanti vengono divisi in gruppi e devono progettare una risposta originale alla domanda lanciata. Il tema, estremamente attuale, era legato alla progettazione di banchi scolastici funzionali per rispondere alle necessità legate alla presente situazione sanitaria. La sfida che è stata lanciata alla classe 5DB corso design dell’arredo e curvatura legno dell’I.I.S. Soleri bertoni era “come unire questa esigenza alla tecnologia e alla comunicazione digitale?” attraverso gli hashtag: #Materia #Struttura #Bellezza #Connessione #Condivisione #Interazione #Trasformazione #Emergenza #Inclusione #Socialità.

Hanno accompagnato i ragazzi durante la sfida: Omar Barbero (Artigiano ed ex studente del Soleri Bertoni), Luca Armellino (ex- studente del Soleri Bertoni e laureando al politecnico di Milano), Michele Viberti (Politecnico di Torino), Proff. Elena Blengino, Francesco Badoero, Carla Bianco (docenti presso il Liceo Soleri Bertoni) e Francesco Righetti (Jobonobo e direttore di Start). Hanno contribuito all’iniziativa con Inspirational Speech: Elisa Cerini (titolare dello studio Elisa Cerini Grafica), Andrea Bouquet (Artigiano), entrambi ex studenti del Soleri Bertoni e Matteo Dispenza (direttore di Start).  Le attività sono state coordinate da Alberto Della Croce (Fondazione Amleto Bertoni).

La sfida si è articolata su quattro giorni, giovedì 17 settembre gli studenti, divisi in 4 gruppi (tavolo Castiglia, tavolo Torre Civica, Tavolo Casa Pellico, Tavolo San Giovanni), hanno ricevuto il tema ed hanno avviato l’iter progettuale con la ricerca di un concept, un’idea da cui partire per lo sviluppo della traccia. Venerdì 18, i ragazzi hanno presentato il concept finale e hanno iniziato a interrogarsi sullo sviluppo del progetto tramite tavole digitali, modellazione virtuale e severe regole di ergonomia. Nella mattinata di sabato 19 settembre, i ragazzi hanno avuto tempo di completare il loro elaborati e alle 12 i partecipanti hanno presentato i loro progetti alla giuria composta da: Marilena Drago (architetto e docente di progettazione dell’Istituto Soleri Bertoni), Arturo Demaria (Artigiano Saluzzese), Matteo Dispenza (Jobonobo), Claudio Sframeli (Docente di progettazione e design al Politecnico di Torino), Giacomo Mensio (Artigiano Liutaio).

Il progetto che si è aggiudicato la vittoria (la premiazione è avvenuta domenica 20 presso l’antico palazzo comunale) è stato quello del Tavolo “Torre Civica” (allievi: Barbero Anita, Cane Valentina, Pera Martina, Raviolo Mauro e Tesi Flavio) che ha presentato  “Hole/Pertus” un’idea innovativa di aula che sfrutta lo spazio in modo nuovo, permettendo di usare la postazione a 360° posta all’interno di alcuni buchi tramite una struttura rialzata, ispirata alla cultura giapponese e agli hotel capsula. Gli allievi del Tavolo “San Giovanni” (Bonis Isabella, Ghione Michela, Grillo Giovanni e Occelli Guido) hanno invece ricevuto una menzione d’onore per il tavolo “Flexibia”, un banco multifunzionale piegabile, realizzato in atex 5000, un tessuto in plastica, che tramite la tensione data da una struttura interna in acciaio ne permette la rigidità. La particolarità del banco sta nella sua estrema flessibilità che gli consente, attraverso una serie di piegature, di essere ridotto a uno spessore di soli 10 cm, permettendo l’uso dell’aula per altre necessità.

 

 

 

Il progetto presentato dal gruppo “Tavolo Castiglia “(Barbero Tommaso, De Luca Isabella, Giovenale Tommaso, Liporace Michaela e Quaglia Deborah) riguardava il mondo dei bambini e l’universo del gioco, la forma dominante dell’elaborato è la forma del puzzle trasportata su una serie di banchi componibili in cui anche l’insegnante è posto allo stesso livello degli studenti. Il “Tavolo Casa Pellico” (Arnaudo Alessia, Barka Hadil, Giubergia Michele, Palushaj Erika, Shporaj Paula) invece ha presentato una workstation (ovvero una postazione di lavoro) adatta per ogni ambito specialmente per quello artistico, sviluppata a 180° con il ruolo del lavoratore al centro, con una zona adatta anche all’ambito digitale e altre comodità, la particolarità sta nel top in Fenix (un materiale capace di autorigenerarsi in caso di graffi).

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