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 Immaginatevi di finire su un'isola nel mezzo del Mediterraneo e di trovarvi in un piccolo borgo medievale romano. A pochi chilometri di distanza da voi si trova una città araba, e un'altra ancora dall'influenza greca. Se vi guardate bene intorno, potrebbe anche sembrarvi di trovarvi in una cittadina francese. Strano, vero? E, se avete il cellulare scarico e volete fare una telefonata, potete approfittare di una  delle numerose cabine telefoniche rosso intenso tipiche della capitale britannica disseminate per le vie.

 Niente paura, non è uno scherzo. Vi abbiamo appena descritto Malta, e siamo in più di cinquanta testimonia giurarvi che è davvero così. I 50 testimoni siamo noi,  gli allievi delle classi quinte del Liceo linguistico dell’Istituto Soleri Bertoni.

 

Martedì 21 settembre: in partenza: Ritrovo alle 4,30.  Destinazione aeroporto di Caselle.

 

Siamo partiti carichi di aspettative, buoni propositi e una leggera ansia da viaggio, diretti verso l'obiettivo di entrare in contatto con una nuova cultura, migliorare il nostro livello di inglese e, perché no?,  approfittare del clima ancora estivo per fare l'ultimo bagno dell'anno.

Col senno di poi, possiamo dire che tutti gli obiettivi sono stati raggiunti con successo!

Il viaggio in pullman verso Torino Caselle è stato fantastico, eravamo tutti elettrizzati,  nonostante l’ora del  risveglio, così  abbiamo riso e chiacchierato per tutta la durata del tragitto. Una volta giunti in aeroporto,  abbiamo proceduto con i tradizionali controllo pre-imbarco. L’operazione ha richiesto più tempo del solito perché sono stati controllati tutti i documenti relativi all’attuale situazione epidemica. Dopo circa due ore di volo ci siamo ritrovati sul territorio maltese.

Una volta atterrati a Malta, siamo rimasti sorpresi dell'ambiente che si stendeva davanti ai nostri occhi. L'isola non ha  perso il suo aspetto più selvaggio, anzi: il paesaggio circostante, costituito perlopiù da arbusti e terre secche, si fonde armoniosamente con le case in pietra chiara dal tetto piatto che si possono  vedere nelle città. Le abitazioni sono abbellite da infissi e balconi di diversi colori, che rendono  il tutto più allegro.

Ciò che disturba la vista, è la presenza di palazzi fin troppo moderni, che stonano con gli edifici più antichi  e vanno a rompere l'illusione di essere stati catapultati indietro nel tempo.

Oltre lo stupore per  l’aspetto paesaggistico, un altro elemento che ci ha davvero spiazzati è stata la temperatura.  Appena scesi dall’aereo non abbiamo non potuto esclamare : "Wow che caldo!".

In effetti, il clima maltese è completamente diverso dal nostro. Pur avendo un clima mediterraneo come l’Italia, Malta è molto calda e soleggiata durante il giorno, ma ventilata alla sera, pur mantenendo temperature attorno ai 25°C. La guida ci ha spiegato che d’inverno le temperature medie sono intorno ai 14 gradi.

Il soggiorno a Malta è durato cinque giorni e ha permesso a noi  studenti non solo di entrare in contatto con un luogo così ricco di storia, ma anche di padroneggiare la nostra conoscenza della lingua inglese. Tutte le attività organizzate dal tour operator hanno offerto valide occasioni per praticare l'inglese e, a completamento del percorso linguistico, le nostre insegnanti hanno ideato una proposta didattica basata sul lavoro a gruppi. Ogni gruppo ha realizzato delle brevi interviste agli abitanti di Sliema proponendo una serie di domande di argomento linguistico, politico e social. Così, muniti di carta, penna e un sorriso un po' nervoso, abbiamo raccolto numerose testimonianze, dalle quali abbiamo tratto le informazioni principali che abbiamo infine confrontato e messo in comune.

Sono emersi aspetti molto interessanti, in particolare quanto sia forte l’influenza del passato sulla vita dei maltesi. 

Nel corso dei secoli, infatti, la posizione strategica dell'arcipelago maltese l’ha reso meta di molti dominatori, dai romani e gli arabi fino agli inglesi, e ciò che ne ha risentito maggiormente è stata proprio la lingua. Le lingue ufficiali sono due: il maltese e l’inglese; la maggior parte della popolazione locale le parla entrambe, perché sono insegnate sin dalla scuola primaria, ma i maltesi conoscono anche un po' di italiano, in gran parte grazie alla televisione che prende alcuni canali italiani.

Tornando alla lingua maltese, la sua particolarità è l'origine semitica in particolare arabo-fenicia; a sentirla, infatti, risulta molto simile all’arabo, ma per scriverla si utilizza l'alfabeto latino, e si possono notare le diverse influenze culturali subite negli anni (inglese, italiano, francese e persino dialetto siciliano).

Tuttavia, secondo i maltesi, la lingua inglese sta diventando sempre più diffusa in tutta l’isola, in particolare nei luoghi turistici e nelle grandi città, mentre il maltese è più parlato dalle vecchie generazioni e nei paesi più piccoli, insieme ad alcuni dialetti, di cui un esempio importante è quello di Gozo, che si discosta dal maltese per alcune parole e verbi.

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