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Sabato 14 gennaio 2023, le classi 3^E, 4^E, 5^EA e 5^EB  del Liceo Economico Sociale, nell’ambito delle attività di Educazione Civica organizzate dalla docente di Diritto ed Economia prof.ssa Antonella Mercuri, hanno incontrato il dott. Andrea Carena, Giudice della sezione civile presso il Tribunale di Asti, per un approfondimento sul tema della parità di genere: “L’evoluzione del ruolo della donna nella società e nell'ordinamento giuridico anche alla luce dell'art.3 della Costituzione italiana”.

Nel corso del suo intervento il magistrato ha ripercorso i passaggi più rilevanti che, nel tempo,  hanno portato ad un miglioramento della condizione femminile in campo sociale e giuridico.

In premessa, ha accennato alla condizione della donna nel diritto romano, una condizione di inferiorità rispetto all’uomo da cui finiva per dipendere anche la sua stessa vita; il suo ruolo era relegato allo svolgimento dei lavori domestici e alla formazione dei figli; esclusa dai diritti politici, era sottoposta alla tutela di un uomo per esercitare quelli civili, inoltre il marito poteva disporre della sua vita in caso di adulterio. 

Il dott. Carena si è poi soffermato sul suffragio universale femminile del 1946, un’importante conquista per le donne, e sul significato dell’art. 3 della Costituzione come passaggio fondamentale per  l’emancipazione femminile. Infatti: “a partire dagli anni 50, furono emanate leggi per migliorare le condizioni di lavoro per le donne fra le quali la legge del 1956 sulla parità di salari; la legge del 1963 sul divieto del licenziamento per matrimonio, sulla nullità delle clausole di nubilato; la legge del 9 febbraio del 1963 sul libero accesso delle donne a tutte le cariche, professioni ed impieghi pubblici, compresa la Magistratura ”.

Ancora, il magistrato, sul tema dell’emancipazione femminile, ha citato un caso emblematico del clima culturale di quegli anni, la vicenda di Franca Viola, la giovane ragazza siciliana che rifiutò il matrimonio riparatore.

Proseguendo nel suo excursus, ha ricordato le riforme epocali introdotte dal legislatore negli anni ’70 sulla spinta dei grandi movimenti di massa, tra queste la legge sul divorzio e quella sull’interruzione di gravidanza. Richiamando poi l’attenzione su quella che ha riformato l’intero campo del diritto di famiglia, la legge n. 151 del 1975. Tra i punti principali della riforma, ha posto in risalto il riconoscimento della piena parità giuridica e morale dei coniugi, l’abolizione della patria potestà sostituita dalla potestà genitoriale, la comunione legale dei beni disposta in mancanza di diversa volontà, l’equiparazione dei figli naturali ai figli nati all’interno del matrimonio. 

Ha poi commentato alcuni aspetti salienti della legge n. 66 del 1996 che ha collocato i delitti sessuali nei delitti contro la libertà personale.

«Oggi – ha affermato il magistrato- persiste in Italia un forte degrado culturale che ostacola la piena parità di genere, il drammatico fenomeno dei femminicidi ne è la riprova. Un fenomeno crescente al quale il legislatore ha cercato di porre riparo attraverso la previsione di nuove  fattispecie incriminatrici, tra cui il reato di stalking ».

Il dr. Carena, infine, ha risposto alle domande degli studenti che si sono dimostrarti particolarmente attenti e interessati alle tematiche trattate. Ed ha concluso rimarcando come il cammino per il riconoscimento di una parità di genere reale e non formale sia ancora lungo e impegnativo, soprattutto perché ostacolato da una società che non accetta valori condivisi.

 

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